Storie da non dimenticare
... un triceratopo (dinosauro erbivoro) che si svegliò e andò a cercare dell'erba fresca.
Ad un certo punto vide un monte pieno di tanta buona e fresca erba, ma dei Ninja, nel frattempo, si intrufolarono nella sua casa.
Il dinosauro provò a scacciarli dalla casa, ma un cattivo Ninja gli sparò con una pallottola addormentante.
Il triceratopo cadde per terra e svenne.
Arrivarono all’improvviso un cane dalmata, una bella bambina e Mammolo e Cucciolo e, tutti insieme, si avvicinarono al dinosauro che, dopo un po’, riuscì a svegliarsi ed alzarsi in piedi.
Il dalmata spaventato dalla grossa bestia si nascose in un angolo, la bambina dietro una grande roccia e Mammolo e Cucciolo dietro un’altra roccia.
Il dinosauro disse: “Adesso voglio cercare della buona erba fresca!”.
Il dalmata, la bambina, Mammolo e Cucciolo, davvero stupiti, esclamarono:
“Ma allora tu non sei carnivoro!”.
Il dinosauro rispose: “Io non sono carnivoro ma…. Lui lo è!!!”.
Tutti si girarono e videro un enorme tirannosauro Rex.
A questo punto il triceratopo dovette iniziare a combattere.
Coraggiosamente e senza arrendersi riuscì a sconfiggere il tirannosauro, ma rimase ferito.
Come se tutto fosse una fiaba, dall’alto del cielo spuntò in mezzo alle nuvole, che si aprirono come un sipario, un uomo tutto agitato, con il viso arrossato, che disse:
“Che bel gruppo! Che avventura facciamo?”
Tutti in coro risposero: “Avventura? Davvero non lo sappiamo!”
Allora l’uomo con la faccia rossa li osservò con maggiore attenzione e notò che il triceratopo non si era mosso e quindi domandò:
“Ma il triceratopo sta male?”
Risposero gli altri: “Pensiamo sia solo svenuto per la ferita”.
L’uomo propose di proseguire l’avventura senza il triceratopo, ma gli altri risposero che preferivano aspettare che stesse meglio e si risvegliasse.
Fortunatamente dopo un po’ il triceratopo si rialzò in piedi.
Decisero tutti insieme di proseguire l’avventura attraversando il deserto.
Dopo una lunga camminata nel deserto, ad un certo punto, incontrarono due cavalieri. Purtroppo, erano due cavalieri cattivi.
Il primo cavaliere, che non era per nulla coraggioso, alla vista del dinosauro scappò via.
Il secondo cavaliere invece si mise a combattere.
Il triceratopo esclamò: “Questo cavaliere è molto forte! Per sconfiggerlo dobbiamo essere tutti uniti!”.
Grazie ad un gruppo coraggioso ed unito il cavaliere fu sconfitto e tutti lo guardarono precipitare dalla duna più alta di tutto il deserto.
Dopodiché si incamminarono ed arrivarono in serata vicino ad un castello del West, vicino ad una fattoria. Decisero di dormire dentro il castello.
Nella notte si sentì un fracasso, provenire dall’interno della fattoria.
Il triceratopo andò a vedere cosa succedeva e vide i due cavalieri cattivi e l’uomo dal viso rosso che ballavano e festeggiavano.
Quando questi videro il dinosauro, spaventati, gli spararono e il triceratopo svenne ancora una volta.
Arrivarono quindi i suoi amici.
Il dalmata gridò ai cattivi di smettere di ballare, perché il suo amico non stava bene e chiese loro di aiutarlo.
Ma i cattivi lo mandarono via.
Allora intervennero la bambina ed i nani, ma i cavalieri spararono anche a loro che caddero per terra svenuti. Dopo qualche ora, il triceratopo si svegliò in mezzo ai tanti animali della fattoria fantastica del castello. C’erano iguanodonti, delfini in una vasca e rinoceronti dappertutto.
Sembrava fosse finito in uno zoo, intrappolato come gli altri!
Uno squalo ed una giraffa gli dissero: “Come sei finito qui? Raccontaci la tua avventura!”.
E il triceratopo raccontò tutto. Quando ebbe finito disse: “Vi prego, aiutatemi a tornare a casa mia libero e salvo, ma prima vorrei aiutare i miei amici”.
Tutti gli animali dello zoo risposero che lo avrebbero aiutato ed il triceratopo si mise sulle spalle lo squalo, l’unico che non aveva i piedi, per portarlo con sé.
Lo squalo preoccupato gli disse: “non puoi portarmi così, io senza acqua non posso vivere!”. Il triceratopo infatti non si era accorto che lo squalo stava immerso in una vasca d’acqua.
Così prese una vasca di vetro, la riempì d’acqua, ci mise dentro lo squalo e si caricò tutto sulle sue grandi spalle da dinosauro.
Camminarono, camminarono, camminarono fino ad arrivare dal dalmata, dalla bambina e dai nani.
Si erano appena risvegliati, doloranti dopo gli spari, e un amico del triceratopo, il rinoceronte, stava cercando di aiutarli.
“Grazie parente!” gli disse il triceratopo.
Il rinoceronte però, non era molto intelligente e capì che il triceratopo era ostile.
Cominciò così a combattere. Tutti allora lottarono per immobilizzare il rinoceronte e calmarlo. Durante il combattimento il triceratopo svenne un’altra volta.
Quando vide un suo parente svenuto, il rinoceronte si pentì e smise di lottare.
Si calmarono tutti ed aspettarono che il triceratopo stesse meglio.
Quando si risvegliò fecero tutti insieme una grande festa.
Intanto nella casa del Diavolo, all’Inferno, il Diavolo guardava inorridito quelle scene di amicizia.
“Ho fatto di tutto per distruggere questi buoni sentimenti! Ho mandato i Ninja, il Tirannosaurus Rex, il mio fidato figliolo, l’uomo con il viso rosso, i cavalieri cattivi ed infine ho fatto impazzire il rinoceronte… ma niente! Non c’è stato nulla da fare! Ancora una volta questo triceratopo si è salvato grazie ai suoi amici!”.
A quel punto decise di utilizzare la sua ultima arma.
Scatenò le forze dell’universo che generarono un enorme meteorite impazzito che si avvicinò minaccioso sulla terra.
Il meteorite si schiantò sulla terra e generò una polvere tossica che avrebbe distrutto in breve tempo tutti i dinosauri.
Nel frattempo, in una città vicina, stava iniziando un’altra avventura.
Un ladro si arrampicò su un palazzo, ruppe un vetro e passò ad un suo complice una cassaforte rubata, che conteneva un enorme diamante magico.
Questo diamante, una volta illuminato dalla luna piena, mostrava la mappa di un tesoro.
I ladri seguirono la mappa e trovarono il tesoro nella foresta.
Purtroppo, però quando aprirono la cassa del tesoro sbucò fuori un supereroe che li annientò.
In realtà non era un supereroe ma il Diavolo travestito da supereroe.
Questa scena non stava avvenendo sulla terra, ma su Marte.
Il Diavolo voleva utilizzare la chiave contenuta nel tesoro per poter aprire la porta segreta dove si nascondono i Marziani.
I Marziani infatti esistono, ma nessuno li ha visti perché stanno al centro di Marte e per raggiungerli bisogna aprire la porta del terreno in un punto segreto che solo la chiave segreta riesce a trovare.
Il Diavolo lo sapeva, anche perché su Marte aveva un suo fidato Diavoletto verde marziano.
Gli raccontò di quello che aveva fatto alla Terra, con il grosso meteorite che stava distruggendo tutto.
Il Diavolo era un po’ pentito perché se avesse distrutto tutta la Terra non avrebbe più potuto tormentare gli umani con i suoi perfidi scherzi.
Il Marziano allora gli propose di andare insieme sulla Terra per bloccare l’esplosione, ma il Diavolo aveva paura e lo sconsigliò. Nel frattempo, il triceratopo ed il rinoceronte si erano allontanati dal gruppo, che si stava rintanando in alcune grotte per proteggersi dalla pioggia stellare, perché non credevano che un po’ di pietre potessero fargli del male.
Purtroppo, però sottovalutarono i meteoriti e vennero gravemente colpiti.
Cominciarono a subire i colpi di alcune piccole pietre, che poi via via si fecero sempre più grandi finché divennero addirittura gigantesche, più di loro, più di cento di loro.
Alcune scimmie impazzite correvano e combattevano… il rinoceronte svenne, colpito dai sassi, c’erano anche dei soldati, cattivi e spaventati, che colpirono il povero triceratopo che si difese.
Poi lo attaccarono ancora dei cavalieri, ma li sconfisse ancora.
Il rinoceronte si risvegliò e convinse il triceratopo a mettersi in salvo nella grotta, insieme agli altri amici. L’universo intanto ricevette un altro ordine.
Quello di calmarsi.
Non si sa chi lo impartì, ma di sicuro doveva essere ben più potente del Diavolo perché, in un batter d’occhio, la pioggia di pietre si calmò.
Il gruppo di amici poté uscire dalla grotta indenne.
Si abbracciarono, piansero di gioia e festeggiarono!
Gli altri dinosauri si erano estinti, ma la loro amicizia ne aveva salvato almeno uno!
Che avrebbe raccontato la sua storia a tutti i bambini del futuro!